Storia

Ultima modifica 9 aprile 2021

Cenni storici e origine del nome Osio Sotto

Si pensa che Osio Sotto sia strettamente collegato al nome della famiglia patrizia romana "Otia", o "Oxia", che venne ad abitare qui o che doveva avere vasti possedimenti in questa località. A Bergamo, fino a qualche decennio fa, esisteva la via Osio, l'attuale via Moroni, una delle vie più spaziose e dritte della città bassa e che conduceva al centro cittadino. Una strada romana, in un primo momento, congiungeva Milano a Bergamo, passando da Trezzo, Marne e via "Ponte Corvo" sul Brembo. Essa interessava il territorio di Osio Sotto puntando poi su Sforzatica. Con le invasioni barbariche, il "pagus" di Osio Sotto si spopolò; subentrarono i Longobardi mescolandosi con la ridotta popolazione rimasta. Bisogna attendere fino al X secolo per avere notizie sul paese. E' proprio da collocarsi intorno al 1000 la rinascita di questo centro che, ricollegandosi al risveglio generale delle città e delle campagne, assunse posizione autonoma. Sorse così in Osio Sotto il castello dove gli abitanti che lavoravano nei campi, in caso di pericolo, per i sanguinosi episodi di guerra, si rifugiavano con il bestiame e provviste. Si costruì la chiesa, dedicandola a San Zeno. Osio Sotto divenne un centro assai importante sia per la sua posizione geografica sia per la ricchezza che riuscì ad accumulare, grazie anche all'estrazione del salnitro. Ma la superiorità raggiunta sottopose il borgo a gravi rischi ed a serie minacce.

Il suo territorio venne più volte devastato e la popolazione costretta a subire ogni sorta di malversazione e depredazione. Le prime scorrerie in Osio Sotto risalgono al 1299 ma le più atroci furono quelle del 1405, 1406 e 1407. Questi burrascosi eventi bellici, con le eterne contese tra Guelfi e Ghibellini, non domarono il paese. Nel 1596, anno della famosa relazione di Zuanne da Lezze, il castello era ancora saldamente al centro della vita cittadina. Il passaggio alla Repubblica Veneta segnò un periodo di relativa stabilità durante il quale vennero costruiti edifici di notevole importanza di cui si troveranno notizie nel prossimo paragrafo. Nel XVII e XVIII sec. Osio condivise nel bene e nel male le vicende che caratterizzavano la provincia di Bergamo e la Lombardia più in generale. Nel 1810 Napoleone fondò il Comune di "Osio Sotto e Uniti" con Boltiere e Ciserano ma l'esperimento durò pochi anni. Subito dopo la caduta dell'Imperatore i tre comuni tornarono autonomi, ma nel frattempo Osio potè ospitare, nell'attuale Piazza Agliardi, la caserma della Gendarmeria a cavallo. 

Nel corso dell'Ottocento, grazie alla fertilità del suolo, ricevette un forte impulso l'attività agricola che vide aumentare la produzione cerealicola e del lino. Contemporaneamente venne incrementato anche l'allevamento del bestiame e la gelsi bachicoltura. Al censimento del 1861 la popolazione residente raggiungeva le 1759 unità. Nei primissimi anni del novecento, nella zona della Rasica tra Osio Sotto e Sopra, nacque uno dei primi aerodromi d'Italia. La sua attività, sperimentale e pionieristica, si protrasse per circa un decennio, fino alla costruzione dell'aeroporto di Orio al Serio. Nel corso degli ultimi trent'anni, a seguito dello sviluppo edilizio e industriale della vicina zona di Zingonia, Osio è venuta ad avere una frazione recentemente collegata anche con una pista ciclo - pedonale. Di questa parte del territorio fa parte anche un importante struttura ospedaliera. Un'altra importantissima acquisizione, ottenuta con un enorme impegno umano prima ancora che amministrativo nel corso degli ultimi quindici anni, è il bosco dell'Itala: uno dei rari esempi superstiti nella pianura bergamasca.