Spettacolo "Sarebbe stato interessante"

Pubblicato il 20 giugno 2022 • Cultura , Teatro

9 luglio ore 21.30 | Osio Sotto (Spettacolo)

cortile della Biblioteca Comunale, via Matteotti 10

in caso di pioggia tensostruttura dell’Oratorio via S. Alessandro 1

per info e prenotazione su www.alevarlombradaterra.it oppure scrivi a biblioteca@comune.osiosotto.bg.it o telefona allo 0354185904

Matilde Facheris & ATIR

SAREBBE STATO INTERESSANTE

un progetto di Matilde Facheris e Giulia Tollis | con Matilde Facheris | dramaturg e curatrice dei testi Giulia Tollis | struttura drammaturgica e regia Marcela Serli

Stato interessante è un progetto di ricerca, di scrittura e di spettacolo teatrale nel quale l’attrice Matilde Facheris presta corpo e voce a diversi personaggi e attraversa i temi della creazione e della maternità assumendo molteplici punti di vista, fino a farsi testimone e portavoce di esperienze biografiche di persone conosciute e intervistate durante il processo di lavorazione dello spettacolo. I temi che la drammaturgia affronta sono: il desiderio e la ricerca di una maternità biologica, il percorso e i fallimenti del percorso della PMA, procreazione medicalmente assistita, il dolore della perdita, il bisogno di ricominciare dal corpo, la genitorialità nelle esperienze di adozione e di affido. Tutti questi temi sono sviluppati attraversando due paesaggi: quello della “madre terra”, paesaggio naturale con le sue regole e i suoi cicli e quello del corpo femminile, paesaggio umano con le sue emozioni e mutamenti. L’esperienza della coltivazione di un orto, affidata a una delle due linee della drammaturgia, diventa nello spettacolo la giusta metafora per parlare del mistero della creazione: la valutazione e la preparazione del terreno in relazione alla fertilità della donna; la scelta del seme e del momento della semina in relazione alla fecondazione naturale o assistita; l’attesa ovvero il tempo della fiducia ma anche degli imprevisti e della possibile disillusione; la germogliazione in relazione alla nascita, e infine la cura dell’orto in relazione alla cura di un figlio naturale, adottivo o in affido che sia. Le parole, i silenzi e le azioni proposte nello spettacolo indagano i limiti e le possibilità del corpo di incontrare e affrontare anche il dolore per trasformarlo in un atto di creazione e di cura. L’orto diventa un luogo selvaggio dell’anima, un centro in cui tutto confluisce: aspettative, speranza, angosce, disillusione e dove la donna incontra anche la morte per generare dal buio sé stessa e rinascere come forza primordiale, come animale, come dea, come artefice della propria vita. Stato Interessante vuole essere per tutte le persone implicate nel progetto, dalle persone intervistate al pubblico che incontrerà lo spettacolo, un atto curativo, quasi psicomagico, come direbbe Jodorowsky, per riscoprire la meraviglia della vita attraverso la condivisione di un atto di creazione universale come è il rito del teatro.